Web scraping ed addestramento dei Modelli Generativi nella Direttiva 790/19

Autori

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1825-1927/18871

Parole chiave:

web scraping, text mining, data mining, Addestramento di IA, Diritto d'autore, Proprietà intellettuale, Modelli generativi

Abstract

Con il rapido sviluppo dei grandi modelli generativi, la mancanza di chiarezza riguardo alla possibilità di effettuare legalmente web scraping e utilizzare il set di dati per addestrare modelli di intelligenza artificiale, in particolare quelli generativi, è diventata una questione urgente. Sebbene in UE il web scraping sia regolamentato dalla Direttiva 790/2019, l'addestramento di IA non è esplicitamente menzionato nel testo di legge.
Mentre per la ricerca scientifica e la didattica il web scraping è consentito senza eccezioni, per le altre finalità è consentito se i dati sono acquisiti lecitamente e se il titolare del diritto d'autore non lo ha vietato. La direttiva consente il web scraping per l'estrazione di testo e dati allo scopo di acquisire nuove conoscenze dai dati, ma non è chiaro se l'addestramento di intelligenza artificiale possa essere considerata rientrante in questa definizione. Questo articolo si propone di analizzare il dilemma giuridico che circonda questo argomento.

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Pubblicato

2024-01-12

Come citare

Gallese, C. (2023) «Web scraping ed addestramento dei Modelli Generativi nella Direttiva 790/19», i-lex. Bologna, Italy, 16(2), pagg. 1–16. doi: 10.6092/issn.1825-1927/18871.

Fascicolo

Sezione

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