i-lex https://i-lex.unibo.it/ <p><strong>i-lex – Rivista di Scienze Giuridiche, Scienze Cognitive e Intelligenza Artificiale – ISSN 1825-1927</strong> è una rivista scientifica ad accesso aperto che intende attirare l'interesse degli studiosi di informatica giuridica in senso stretto, intelligenza artificiale, robotica, machine learning e scienze cognitive applicate alle scienze giuridiche, in continuo dialogo anche con le altre scienze, preferendo una metodologia empirica e computazionale.</p> Dipartimento di Scienze Giuridiche – Alma Mater Studiorum – Università di Bologna it-IT i-lex 1825-1927 Le sfide normative del data scraping: ostacoli giuridici e passi in avanti https://i-lex.unibo.it/article/view/18905 <p>La società contemporanea è caratterizzata dalla disponibilità di immense quantità di dati disponibili pubblicamente su Internet, sia nei siti web tradizionali che negli account dei social media. Il web scraping, un mezzo per estrarre automaticamente dati disponibili al pubblico attraverso strumenti tecnici, è comunemente utilizzato da aziende, ricercatori, autorità di polizia e criminali per raccogliere tali dati ed estrarne valore in diversi modi. In questo scenario, è fondamentale definire correttamente i principi e le leggi applicabili ai dati disponibili al pubblico e allo scraping stesso, al fine di definire un chiaro confine tra usi legali e illegali. La versatilità dello scraping e la miriade di casi d'uso possibili si riflettono sulla frammentazione degli strumenti giuridici applicabili nelle diverse giurisdizioni. Questa complessità impone ai giuristi di adottare un approccio olistico interdisciplinare e di valutare le implicazioni dello scraping in diversi ambiti giuridici, come la proprietà intellettuale, la protezione dei dati, il diritto privato, il diritto penale e il diritto della concorrenza.</p> Jacopo Ciani Sciolla Copyright (c) 2023 Jacopo Ciani Sciolla https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-01-12 2024-01-12 16 2 i viii 10.6092/issn.1825-1927/18905 Web scraping ed addestramento dei Modelli Generativi nella Direttiva 790/19 https://i-lex.unibo.it/article/view/18871 <p>Con il rapido sviluppo dei grandi modelli generativi, la mancanza di chiarezza riguardo alla possibilità di effettuare legalmente web scraping e utilizzare il set di dati per addestrare modelli di intelligenza artificiale, in particolare quelli generativi, è diventata una questione urgente. Sebbene in UE il web scraping sia regolamentato dalla Direttiva 790/2019, l'addestramento di IA non è esplicitamente menzionato nel testo di legge.<br />Mentre per la ricerca scientifica e la didattica il web scraping è consentito senza eccezioni, per le altre finalità è consentito se i dati sono acquisiti lecitamente e se il titolare del diritto d'autore non lo ha vietato. La direttiva consente il web scraping per l'estrazione di testo e dati allo scopo di acquisire nuove conoscenze dai dati, ma non è chiaro se l'addestramento di intelligenza artificiale possa essere considerata rientrante in questa definizione. Questo articolo si propone di analizzare il dilemma giuridico che circonda questo argomento.</p> Chiara Gallese Copyright (c) 2023 Chiara Gallese https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-01-12 2024-01-12 16 2 1 16 10.6092/issn.1825-1927/18871 Moderazione di contenuti illegali e social media scraping https://i-lex.unibo.it/article/view/18870 <p>Il social media scraping può essere utilizzato in relazione a un’ampia gamma di compiti di applicazione della legge e per indagare su varie forme di criminalità. Allo stesso tempo, queste pratiche creano peculiari preoccupazioni in materia di diritti fondamentali, legati al diritto alla privacy, alla protezione dei dati e alla libertà di espressione. A complicare la questione, gli strumenti giuridici dell’UE recentemente adottati sulla moderazione dei contenuti illegali creano nuovi motivi per potenziali attività di monitoraggio dei social media da parte delle autorità di contrasto, portando possibilmente a un maggiore utilizzo delle tecniche di scraping dei social media. Alla luce di queste novità legislative, il documento si propone di presentare le potenziali criticità in termini di diritti fondamentali derivanti dall’uso delle tecnologie di social media scraping in questo contesto, quando mirate a raccogliere ed elaborare dati disponibili al pubblico.</p> Flavia Giglio Copyright (c) 2023 Flavia Giglio https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-01-12 2024-01-12 16 2 17 33 10.6092/issn.1825-1927/18870 Raccolta dati tramite web scraping: privacy e riconoscimento facciale dopo Clearview https://i-lex.unibo.it/article/view/18872 <p>Il web scraping, inteso come l'insieme delle tecniche disponibili per la raccolta automatica dei dati pubblicamente disponibili su Internet, è onnipresente nella società odierna, caratterizzata da una quantità sempre crescente di dati sul web. Questo contributo mira a far luce sul quadro giuridico esistente per la lotta allo scraping illegale di dati personali, con particolare attenzione ai dati biometrici. La recente sentenza della Corte EDU nel caso Glukhin c. Russia e la "saga" di Clearview AI sono cruciali nell'analisi, considerando il loro impatto sulla proposta di legge dell'UE sull'IA modificata dal Parlamento europeo, che includeva l'estrazione non mirata di immagini facciali da Internet nella categoria delle attività vietate ad alto rischio.</p> Fabrizio Lala Copyright (c) 2023 Fabrizio Lala https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-01-12 2024-01-12 16 2 34 45 10.6092/issn.1825-1927/18872 Web Scraping: Prospettive di Diritto Privato https://i-lex.unibo.it/article/view/18875 <p>L'articolo affronta l'analisi delle implicazioni del web scraping dal punto di vista del diritto privato. In assenza di un regime giuridico in materia di dati non personali on-line, i gestori dei siti web hanno tentato di tutelarli dall'estrazione automatica dei dati prevedendo clausole anti-scraping nei termini di utilizzo dei siti web, adducendo la violazione di presunti diritti di proprietà sui siti e/o sui loro contenuti o affermando che lo scraping potrebbe costituire un comportamento contrario ai principi di correttezza professionale. L’articolo fornisce un’analisi della liceità di tali strategie e una valutazione critica dei criteri che le corti giudiziarie – sia in Europa che negli Stati Uniti – tendono ad elaborare per determinare i limiti entro i quali il web scraping può essere considerato una pratica lecita.</p> Alessandra Quarta Michael William Monterossi Copyright (c) 2023 Alessandra Quarta, Michael William Monterossi https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-01-12 2024-01-12 16 2 46 53 10.6092/issn.1825-1927/18875 LLM allucinanti (o mal addestrati)? https://i-lex.unibo.it/article/view/18877 <p>Il data scraping è fondamentale per i grandi modelli linguistici (LLM) perchè raccoglie dati sostanziali per l'addestramento. Tuttavia, solleva preoccupazioni riguardo all'accuratezza. I sistemi di web scraping non dispongono di filtri, il che porta a informazioni imprecise e obsolete. La convalida dell’accuratezza in grandi volumi è, tuttavia, tecnicamente impegnativa. Tuttavia, l’accuratezza dei dati è vitale per la qualità dell’output e la fiducia degli utenti negli LLM. Questa presentazione esplora la conciliazione dell'estrazione dei dati con l'accuratezza, considerando i diritti e gli interessi contrastanti in gioco.</p> Elisabetta Stringhi Copyright (c) 2023 Elisabetta Stringhi https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-01-12 2024-01-12 16 2 54 63 10.6092/issn.1825-1927/18877 Data scraping e diritto penale: il possibile contributo nel preservare il valore dell’analisi dei dati nell’età moderna https://i-lex.unibo.it/article/view/18876 <p>Le indagini penali si basano sempre più sull’analisi dei dati, compreso il web scraping, che potrebbe violare i diritti alla privacy. Le potenziali implicazioni penali dello scraping dei dati possono intersecarsi con controversie civili relative a violazioni delle leggi sul copyright, violazioni dei termini degli accordi di servizio e violazioni dei protocolli di sicurezza. La sfida per il diritto penale sta nel consentire lo scraping dei dati e allo stesso tempo prevenire gli abusi che derivano dal compromesso inaccettabile o dal sacrificio illegittimo di altri interessi derivanti da queste tecnologie. Nello specifico, questa analisi esaminerà il modo in cui il diritto penale affronta la suddetta sfida, contemplando il data scraping sia come strumento di indagine penale sia come fenomeno soggetto a criminalizzazione selettiva secondo il principio di extrema ratio.</p> Rosa Maria Vadalà Copyright (c) 2023 Rosa Maria Vadalà https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-01-12 2024-01-12 16 2 64 74 10.6092/issn.1825-1927/18876