Introduzione alla teoria dei Legal Monsters

Dalla teratologia greco-romana alla legge europea sull'intelligenza artificiale

Autori

  • Ugo Pagallo Università di Torino

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1825-1927/20678

Parole chiave:

Artificial Intelligence Act, Unione Europea, Legal Monster, Positivismo Giuridico, Teratologia, Legge Naturale

Abstract

Il documento distingue due tipi di "legal monster", ovvero mostri legali come oggetto di regolamenti legali o mostri legali come fonte di critica. L'affermazione è, da un lato, che attingendo alla nozione di diritto romano di "monstrum vel prodigium", la formula può essere considerata legalmente morta al giorno d'oggi; dall'altro lato, la formula può ancora rappresentare una potente metafora di critica legale nella misura in cui è supportata da un solido quadro filosofico e da robuste argomentazioni di diritto positivo. Fornendo tale quadro e rendendolo operativo con lo studio del caso dell'AI Act, l'obiettivo è quello di illustrare otto tipi di mostro che contraddicono i requisiti del diritto positivo o le sue funzioni, ovvero ciò che il diritto positivo dovrebbe fare. La formula "legal monster" è in effetti un potente strumento di critica che, tramandato da una tradizione millenaria, merita di essere utilizzato anche oggi: non mancano casi legali di questo tipo.

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Pubblicato

2024-12-30

Come citare

Pagallo, U. (2024) «Introduzione alla teoria dei Legal Monsters: Dalla teratologia greco-romana alla legge europea sull’intelligenza artificiale», i-lex. Bologna, Italy, 17(1), pagg. 53–73. doi: 10.6092/issn.1825-1927/20678.

Fascicolo

Sezione

Articoli