Conservazione e Circolazione delle Informazioni per fini Investigativi

Condizioni e Garanzie in materia di Protezione dei Dati Personali

Autori

  • Lucia Di Crescenzo Scuola di Giurisprudenza, Università degli Studi di Salerno; Università telematica Giustino Fortunato

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1825-1927/17110

Parole chiave:

riservatezza, accountability, proporzionalità, prova, circolazione, bilanciamento

Abstract

È noto come il cyber-spazio sia diventato luogo di elaborazione e veicolazione di attività illecite. Pertanto, il 12 maggio 2022 è stato aperto alla firma il Secondo Protocollo aggiuntivo alla Convenzione di Budapest sulla cooperazione rafforzata e la divulgazione delle prove elettroniche considerato il timore che queste ultime - così come si legge nel Preambolo - potrebbero essere archiviate in giurisdizioni estere, diverse, mutevoli o sconosciute. Inevitabilmente, ad essere minato è anche il superiore diritto alla riservatezza. Tra i punti di contatto comuni al Protocollo e al GDPR figura, non a caso, l'accountability. Interessante sarà chiarire come tale obbligo di "rendicontazione" potrà bilanciarsi con l'esigenza, altrettanto avvertita, di perseguimento e repressione dei reati.

Downloads

Pubblicato

2023-06-05

Come citare

Di Crescenzo, L. (2022) «Conservazione e Circolazione delle Informazioni per fini Investigativi: Condizioni e Garanzie in materia di Protezione dei Dati Personali», i-lex. Bologna, Italy, 15(2), pagg. 27–39. doi: 10.6092/issn.1825-1927/17110.

Fascicolo

Sezione

Articoli