Web Scraping: Prospettive di Diritto Privato

Autori

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1825-1927/18875

Parole chiave:

Web scraping, dati, termini di utilizzo, proprietà, concorrenza sleale

Abstract

L'articolo affronta l'analisi delle implicazioni del web scraping dal punto di vista del diritto privato. In assenza di un regime giuridico in materia di dati non personali on-line, i gestori dei siti web hanno tentato di tutelarli dall'estrazione automatica dei dati prevedendo clausole anti-scraping nei termini di utilizzo dei siti web, adducendo la violazione di presunti diritti di proprietà sui siti e/o sui loro contenuti o affermando che lo scraping potrebbe costituire un comportamento contrario ai principi di correttezza professionale. L’articolo fornisce un’analisi della liceità di tali strategie e una valutazione critica dei criteri che le corti giudiziarie – sia in Europa che negli Stati Uniti – tendono ad elaborare per determinare i limiti entro i quali il web scraping può essere considerato una pratica lecita.

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Pubblicato

2024-01-12

Come citare

Quarta, A. e Monterossi, M. W. (2023) «Web Scraping: Prospettive di Diritto Privato», i-lex. Bologna, Italy, 16(2), pagg. 46–53. doi: 10.6092/issn.1825-1927/18875.

Fascicolo

Sezione

Articoli