Raccolta dati tramite web scraping: privacy e riconoscimento facciale dopo Clearview

Autori

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1825-1927/18872

Parole chiave:

Clearview, IA, Web scraping, informazioni disponibili al pubblico, dati personali, dai biometrici, riconoscimento facciale, diritti umani

Abstract

Il web scraping, inteso come l'insieme delle tecniche disponibili per la raccolta automatica dei dati pubblicamente disponibili su Internet, è onnipresente nella società odierna, caratterizzata da una quantità sempre crescente di dati sul web. Questo contributo mira a far luce sul quadro giuridico esistente per la lotta allo scraping illegale di dati personali, con particolare attenzione ai dati biometrici. La recente sentenza della Corte EDU nel caso Glukhin c. Russia e la "saga" di Clearview AI sono cruciali nell'analisi, considerando il loro impatto sulla proposta di legge dell'UE sull'IA modificata dal Parlamento europeo, che includeva l'estrazione non mirata di immagini facciali da Internet nella categoria delle attività vietate ad alto rischio.

Downloads

Pubblicato

2024-01-12

Come citare

Lala, F. (2023) «Raccolta dati tramite web scraping: privacy e riconoscimento facciale dopo Clearview», i-lex. Bologna, Italy, 16(2), pagg. 34–45. doi: 10.6092/issn.1825-1927/18872.

Fascicolo

Sezione

Articoli