La Natura Transnazionale della Digital Evidence tra Richiesta di Cooperazione e Pretese di Sovranità

Un Equilibrio Necessario per il Contrasto alle Nuove Forme di Criminalità

Autori

  • Gaspare Dalia Dipartimento di Scienze Giuridiche – Scuola di Giurisprudenza, Università degli Studi di Salerno

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1825-1927/17201

Parole chiave:

cooperazione, sovranità, tutele, transnazionale, prova, utilizzabilità

Abstract

L'evoluzione tecnologica porta con sé due conseguenze negative: l'emersione di nuovi crimini informatici e l'aumento esponenziale di crimini comuni commessi attraverso l'uso degli strumenti informatici. L'obiettivo della ricerca è stato quello di comprendere come anche il tema della cooperazione giudiziaria in materia penale possa trarre beneficio dalla recente apertura alla firma del Secondo Protocollo aggiuntivo alla Convenzione di Budapest: se gli Stati non sono capaci di accordarsi sulla previsione di norme processuali comuni ai fini dell'accertamento dei reati a carattere sovranazionale, secondo una logica federale che andrebbe perseguita, se non altro, a livello europeo, emerge però un difetto di fondo dell'assetto vigente. L'entrata in vigore della legge 18 marzo 2008, n. 48 ha rappresentato un fondamentale passo per l'adeguamento del sistema processual-penalistico italiano a standard condivisi, così come significativa è la circostanza che il Secondo Protocollo sia stato aperto alla firma sotto la presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa. Ad una prima lettura, appare evidente l'arricchimento dello strumentario messo a disposizione delle autorità giudiziarie nazionali – basti pensare alle nuove previsioni in materia di videoconferenza e squadre investigative comuni, di cui agli artt. 11 e 12 – che mira a fissare la cornice normativa in mancanza di altre e specifiche disposizioni tra le autorità chiamate ad operare. La vera sfida sarà capire se la Convenzione Cybercrime per la tempestività e lungimiranza con cui è stata redatta – abbracciando a tutto campo le esigenze di tutela penale sostanziale, di innovazione ed armonizzazione della disciplina processuale e degli strumenti di indagine, nonché di cooperazione internazionale – rappresenterà effettivamente un efficiente baluardo contro le più moderne forme di criminalità, da contrastare a livello sovranazionale, proprio alla luce del Secondo Protocollo addizionale.

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Pubblicato

2023-07-31

Come citare

Dalia, G. (2023) «La Natura Transnazionale della Digital Evidence tra Richiesta di Cooperazione e Pretese di Sovranità: Un Equilibrio Necessario per il Contrasto alle Nuove Forme di Criminalità», i-lex. Bologna, Italy, 16(1), pagg. 37–48. doi: 10.6092/issn.1825-1927/17201.

Fascicolo

Sezione

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